Descrizione breve
pp. 176, 21,5 x 25,4 cm, rilegato, illustrato interamente a colori, testi in inglese e in italiano
La Valle d’Itria è un luogo che sembra uscito dal disegno di un bambino felice.
I trulli, i borghi bianchi sospesi in cima a colline o accovacciati a valle. I tratturi che rigano silenziosi le campagne. Gli ulivi. Tanti. Enormi. Possenti. Generosi. La terra rossa e il cielo azzurro. Il mare all’orizzonte.
La Valle d’Itria geograficamente corrisponde ad un angolo di mondo incuneato tra le terre di Brindisi, Taranto e Bari, ma di fatto non è uno spazio fisico, è un’area che tracima, che vola o si inabissa, si scioglie e si avviluppa. E’ un luogo per pensare.
Una zona dove respira il fanciullesco, l’onirico, il fiabesco.
Un posto che quasi non sembra esistere per davvero.
Dove a tutto ciò che la natura e la storia hanno reso strano, buffo, impossibile, si aggiungono altre sfide, altre interpretazioni, altri caleidoscopi.
E non bastano i tetti a cono, le forme tondeggianti, il candore della calce, il surreale delle meringature, gli incastri magici delle chiancarelle. All’interno parte un gioco più sottile, a tratti fatto d’assoluto a tratti velato d’ironia, dove entrano intonaci pastellati, imprevisti dettagli rock, mobili strappati ad altre zone del tempo e piazzati ad evocare un ricordo, a definire uno stile, a guadagnare nuovo fascino. Dove antiche chianche lustre a nuovo si alternano ad arditi tagli nelle murature, scorci sul panorama intorno si impongono improvvisi come un’emozione, vecchi oggetti abbandonati e segnati dal tempo convivono con la lirica del design. Con l’intento preciso della ricerca dell’equilibrio perfetto, della dialettica del contrasto, del bello estetico raggiunto per differenze, per opposti.
La Valle d’Itria è il luogo dei trulli e dei non-trulli.
Delle masserie e delle lamie. Delle torrette e dei vecchi depositi agricoli. E delle casette nei centri storici, dei palazzotti ottocenteschi della borghesia buona, delle stanze in miniatura e dei balconi che affacciano su panorami di calce, dei terrazzi assolati e dei
giardini pensili.
Ebbene VALLE D’ITRIA STYLE è un libro che racconta questa parte di Puglia, quella che in tanti, nati qui o provenienti da mille altre latitudini, hanno eletto come proprio posto dell’anima e l’hanno preso a dimora. Affidandole il difficile ruolo di essere più che la propria casa, lo specchio dei desideri e dei sogni, dei giochi, della libertà, della fantasia, del recupero dell’io perduto e della scoperta dell’io sopito.
CONGEDO PUBLISHING