Descrizione breve
Collana dell'Università degli Studi di Lecce
Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali
Serie seconda
Saggi e Ricerche, 5
Brossura, cm 17x24, pp. 184, illustrato
Al di là del tema de certitudine mathematicarum, la speculazione di P. Catena negli anni intorno al 1550 assume una prospettiva molto più complessa della considerazione del pur problematico rapporto fra matematica e logica, le cui connessioni sul piano contenutistico e metodologico cominciavano ad imporsi all’attenzione degli studiosi già da qualche decennio. Non era mancata comunque nel corso dei tre secoli precedenti una presa di coscienza del problema generale delle matematiche ed una chiara codificazione dei problemi inerenti lo schema generale dei mathematicalia: dalle Questionaes di Sebastianus de Aragonia et alii ai Problemata di M.A. Zimara, anche lui docente a Padova a più riprese nella prima metà del XVI secolo, fino agli autori contemporanei del Catena, il problema dei mathematicalia e della definizione dei rapporti sia interni alle singole scienze matematiche (aritmetica, geometria, ottica, astronomia e musica), sia tra queste ed il mondo dell’esperienza sensibile, aveva attratto l’attenzione degli studiosi anche se con modalità di approccio al tema ben articolate e molto differenziate. Fra il complesso dei testi da noi collettivamente indicato come Theorica Mathematica et Geometrica Medievalia e gli Universa Loca di P. C. si snoda un itinerario storico e teorico ancora da mettere in evidenza in tutte le sue implicazioni ma che già presenta caratteri di rilievo ben individuabili.