Descrizione breve
Collana: Quaderni degli Archivi Diocesani di Nardò-Gallipoli – Supplementi IX
Brossura, cm 21,3 x 31, pp. 240, illustrato in BN e a colori
Il lavoro di Marcello Gaballo nasce dal bisogno di illuminare uno scorcio specifico della sua città, Nardò, restituendogli le pagine di un passato per molti aspetti ritorto e non ricompattato ancora del tutto e tracciandone le linee di una adeguata ricostruzione storica. Con un meticoloso lavoro di ricerca e un chirurgico occhio sui dati raccolti tesse le vicende legate alla mutazione architettonica, patrimoniale e d’uso degli edifici attualmente presenti su corso Garibaldi indicativamente tra i numeri 27 e 31, rispettivamente riferibili a un rivenditore di tabacchi e al grande portone d’accesso ad un palazzo.
Lateralmente a questo la chiesa titolata a Santa Teresa. Apparentemente di natura distinta le mura delle tre strutture nascondono in realtà una trama profonda e secolare non immediatamente intuibile al passante malaccorto ma, se scandagliata con gli strumenti rigidi del controllo sulle fonti, in grado di restituirci un’importante fetta della storia neritina legata alla nobile famiglia dei Sambiasi (i Sancto Blasio) di Nardò, baroni di Puzzovivo, Flangiano e Puggiano.
Marcello Gaballo, con l’importante ausilio e l’incisiva collaborazione di Domenico Ble, Daniele Librato, Armando Polito, Marcello Semeraro e Fabrizio Suppressa, muove il suo lavoro da una fondamentale e primaria ricerca di carteggi spalmata in più di un decennio di studio e animata dalla certa passione per la conoscenza: atti notarili, carte d’archivio, lettere private, testi lasciati a spaginarsi in fondo a cadenti armadi sono le preziose fonti da cui attinge copioso, organizzando pazientemente l’intero serbatoio documentaristico in una ragnatela parlante picchettata nei più significativi nodi cruciali a cominciare dal 1239, anno in cui Guidone Sambiasi risulta essere signore di Flangiano, fino ai nostri giorni e passando per il 1732, anno della morte dell’ultima discendente della famiglia, Isabella.
L’arco temporale che cavalca è dunque caratterizzato da una serie di trasformazioni sociali, culturali, economiche tipiche della storia meridionale e che riguardano la mutevole politica dal Regno di Sicilia al Regno di Napoli, dall’apparato categoriale del medioevo feudale a quello dell’età moderna. Nel mezzo la città di Nardò, incastonata nella storia delle sue schiatte più illustri e diveniente come diviene lo spazio nel tempo ad opera dell’uomo.
Dal nucleo del palazzo originario dei nobili sull’odierno corso Garibaldi e le cui evidenze architettoniche lo ipotizzano primitivamente trecentesco, Gaballo spiega quali parcellizzazioni, modifiche e cessioni ha subito l’edificio e quali eventi familiari, matrimoni prestigiosi, eredità patrimoniali, doti e successioni su più porzioni hanno rappresentato il quadro generale entro cui si è intrecciata la specifica storia delle Teresiane della città.