Descrizione breve
formato 17x24 cm, pp. 180
Nel solco di un papato dai propositi decisamente innovatori penso ad un futuro papa, il più coraggioso e rivoluzionario, che restituisca un giorno a Gesù -prigioniero e vittima della sua religione- tutta intera la sua umanità: quella che gli spetta come figlio -anche Lui- di quell’Adamo che alle lusinghe di vita eterna di un dio preferì il travaglio e la precarietà dell’esistenza. Un papa che, rendendo merito a Gesù per quello che quest’ uomo -generoso e giusto, fascinoso e tragico - ha fatto e ha patito, al tempo stesso suggelli la perenne validità del suo insegnamento estremo: il perdono e l’amore.
Da quel giorno il nome di Gesù sarà quello di un maestro dell’umanità, rispettato e non più bestemmiato. Nessuno e nessuna gerarchia potrà farsene scudo per sopravvivere, prosperare, ricavarne potere. Ed il suo nome sarà nel mondo un crocevia che unisce anziché il muro che divide.
Quel papa sarà certamente l’ultimo, ma anche quello che dopo millenni ha reso a Lui giustizia. E a noi la verità.
Elio Marra
Io sono nella storia.
Quest’io, che è solo mio tra i miliardi di tanti «io», può essere per caso? Quest’io che ha la libertà di scegliere può passare in anonimato? Quest’io che ha la capacità di inserirsi e modificare il complesso meccanicismo della natura può arrendersi alla materia che si consuma? Quest’io che sa leggere la bellezza e la dignità di ogni cosa può, freddo, muto e sordo, disperdersi nel glaciale silenzio dell’universo? Quest’io, che sa avvertire la nostalgica tenerezza dei cari estinti e la viva carezza dei propri familiari; quest’io che sa amare e sa gioire per l’essere amato dalle persone amiche. Quest’io, insomma, può esaurirsi nel «nulla» senza storia e senza giustizia?
Nel mio io sento, ontologicamente, la presenza di una Parola che mi ha voluto per amare e per essere cercato, conosciuto e amato nel suo, non più sostenibile, silenzio dell’eternità.
La Parola, che salva il mio io con tutto il suo patrimonio, è la Verità e questa Verità è Gesù, il Cristo, che, consegnando la sua stessa eternità, ha aperto per sempre, nel nome del Padre, le sue braccia di amore e di misericordia verso tutti gli uomini di buona volontà.
Mario Mennonna