Descrizione breve
formato cm 17x24, pp. 176, illustrato
Ludovica, ormai oggi quasi alla fine della fanciullezza, ha scritto questo racconto a 12 anni con uno stile e una pienezza di espressioni che per primi ha reso meravigliati i suoi genitori i quali hanno subito pensato che la loro bambina, a causa della grande passione per la lettura, si fosse in qualche modo, per così dire, ispirata a qualcuno dei tanti libri che leggeva dalla tenera età.
Ma poi il dubbio scomparve presto e divenne certezza, consapevolezza e conferma delle qualità di Ludovica portatrice anch’essa delle virtù che sono l’allegrezza innocente e il bisogno naturale dell’amore per la natura.
Il racconto infatti ha continui raccordi con la realtà che si trasforma molto più spesso con voli pindarici per rifugiarsi nella fantasia.
E quando questa ragazzina diventerà una donna matura si volgerà a guardare i giorni dell’infanzia come alla maggiore felicità, perché quelli erano i giorni del maggiore incanto della maggiore semplicità e della più vigorosa immaginazione, segni che costituiscono le vere molle della vita.