Descrizione breve
Brossura, cm 17x24, pp. 312
Collana: Università del Salento. Dipartimento di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche. Centro Interdipartimentale di Studi papirologici. Papyrologica Lupiensia 15
Il presente volume della nostra Rivista è dedicato a diversi temi della Papirologia, quali il contributo che i papiri danno alla ricostruzione di diversi aspetti della società e dell’economia dell’Egitto di epoca greca e romana; il trattamento e il restauro dei materiali; la storia degli studi. Abdel Latif Hassan Effendi e S.S. Darwish divulgano i risultati di una serie di esperimenti da essi condotti sull’uso di alcuni polimeri quali consolidanti del papiro e della carta: a loro avviso la scelta di uno di essi deve essere valutata di volta in volta in relazione alle caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche dei materiali da trattare. Chi scrive, insieme con N. Pellé pubblica una relazione sul restauro del celebre papiro, la cui pubblicazione nel 1788 segna convenzionalmente la nascita della disciplina papirologica. I due autori, insieme con Abdel Latif Hassan Effendi, danno conto del lavoro ultimamente svolto nel restauro dei papiri del Museo Egizio e dell’Università di Ain Shams del Cairo. Chi scrive si sofferma su una recente riedizione del Papiro Vaticano Greco 11 verso. A. Capone rende noto uno scambio di lettere intercorso tra il filologo classico K.F.O. Dziatzko e il grande Girolamo Vitelli, su temi scientifici e, soprattutto, sulla morte di Camillo, il figlio dello studioso italiano. P. Musardo, attraverso un esame analitico del complesso delle ricevute fiscali rilasciate alla dogana di Soknopaiou Nesos (si tratta di oltre 600 ricevute), ricostruisce i movimenti di merci in uscita e in entrata dalla kome situata a nord del lago Moeris; l’articolo è un aggiornato contributo alla ricostruzione dell’economia dell’Egitto greco-romano. M.C. Scappaticcio riesamina il problema della presunta esistenza di un tipo di carta di papiro fatto fabbricare dal primo prefetto di Egitto; attraverso un esame dei celebri passi di Isidoro e di Plinio il Vecchio e della bibliografia dedicata al problema, la studiosa conclude che l’esistenza di questa carta non è inverosimile. Il volume è chiuso dalle consuete rubriche sulla paleografia papirologica di Paolo Radiciotti e sui papiri biblici di Anna Passoni Dell’Acqua. Da questo numero ad esse si aggiunge una nuova dedicata all’esame della bibliografia via via prodotta su Soknopaiou Nesos.