Descrizione breve
Atti del 46° Convegno Nazionale dell'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia – Lecce, Castello Carlo V, 18-21 Ottobre 2003
Cartonato con sovracoperta, pp. 304, 17 x 24 cm, illustrato in BN e a colori
Collana: Dipartimento Dei Beni Delle Arti e Della Storia. Saggi e Testi n. 20.
Anche dopo l’unificazione d’Italia del 1860 i confini fra le regioni del Regno d’Italia rimasero quelli dei vecchi stati in guerra e la stessa divisione è stata adottata dalla Costituzione della Repubblica italiana. Alcuni fiumi sono divisi fra più regioni e ciascuna regione ha finito per considerarsi “padrona” di una delle due rive di un fiume, delle acque del pezzo di un fiume che cadeva nel suo territorio.
A questa distorsione geografica vanno fatti risalire gran parte dei guasti territoriali dell’ultimo secolo, i cui effetti drammatici si sono visti ancora nelle scorse settimane. Una regione costruisce dighe per assicurare acqua ai “suoi” agricoltori, lasciando a secco le fabbriche o le centrali a valle; gli inquinamenti di una città o di una fabbrica contaminano le acque del fiume a valle vanificando o aggravando i costi della depurazione; la situazione è complicata dalla creazione, all’interno di ciascuna regione, di consorzi di bonifica, di enti irrigazione, di comunità montane, di aziende acquedottistiche, ciascuna delle quali fa una “sua” politica sul “suo” pezzo di bacino idrografico.
Nel 1989 il Parlamento ha votato una delle sue leggi “ecologiche” più importanti (ripresa dalla direttiva 60/2000 dell’Unione Europea), che riconosce che il bacino idrografico è l’unica vera unità per la localizzazione degli insediamenti umani e produttivi, per la difesa del suolo contro l’erosione, per l’approvvigionamento dell’acqua nelle città, nei campi, nelle fabbriche, per la lotta all’inquinamento. (Giorgio Nebbia)
Indice del volume: Discorso di apertura dei lavori del 46° Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia: ANNA TRONO; GINO DE VECCHIS; ANDREA BISSANTI; Premio Valussi a Giorgio Nebbia; GIORGIO NEBBIA, Il bacino idrografico: cultura e solidarietà. ANNA TRONO, Note introduttive; MARIA MAUTONE, Le “qualità territoriali” tra ricerca e didattica; MARIA TINACCI, Risorse ambientali e sviluppo locale; MARIA CHIARA ZERBI, Qualità del paesaggio e sviluppo locale; ONOFRIO AMORUSO, Beni Culturali e marketing territoriale; ANNA TRONO, Salento: popolazione, territorio e Beni Culturali; UGO LEONE, Per una didattica dei “Beni Culturali” LIBERATA NICOLETTI, Contributi alla didattica dei Beni Culturali; MARIA LUISA RONCO, Geografia e Beni Culturali. Una subregione del Piemonte orientale. Progetto di unità di apprendimento; MARIA ROSARIA ZUPPA, Teatro e musica: il mercato dello spettacolo dal vivo a Lecce negli ultimi trent’anni (1967-1999); LUIGI RUSSO, Sistema informativo territoriale integrato (SITIN) di Nardò (Lecce): esperienze sulla scelta della base geografica; EMILIA SARNO, Percorsi didattici per lo sviluppo delle abilità spaziali nella scuola dell’infanzia: il codice cognitivo per la geografia; MARCELLA NUZZO - FABIO MITROTTI, Trasformazione del paesaggio e riqualificazione territoriale. Il caso di Casarano; DONATA CASTAGNOLI, Accesso e fruibilità del sistema di aree protette di Roma: l’offerta rivolta alle scuole; MARIO CASARI, Letteratura e paesaggio nel delta ferrarese; MILVA D.CAMPA - LUIGI DE PASCALIS, Formazione e sfruttamento del sottosuolo: le cave di argilla e di calcarenite a Cutrofiano (Lecce); C. BALDASSARRE - J.D’AMICO - L.PAPADIA - A. SCHIFA, Progetto di educazione ambientale “Sviluppo della città sostenibile”; ANNA BRUNO - GERARDA MARRA, Vivere l’area marina protetta di Porto Cesareo, MARISA MALVASI, Andar per ville storiche minori nella città di Monza; MARIA ROSARIA RUTIGLIANO, Le pietre parlano. Il patrimonio dell’architettura agreste del Salento; LORELLA INGROSSO, Introduzione;Catalogo