Descrizione breve
volume brossura euro 42,00
volume cartonato euro 50,00
pp. 360, 21 x 29, 7 cm, brossura o cartonato, illustrato con centinaia di foto a colori
Collana: Architettura e città. N° 5
Soprattutto nel corso del Settecento nuclei di residenze suburbane si concentrano in alcune porzioni di territorio fra le più fertili del Salento, dando luogo a insediamenti tali da costituire un vero e proprio “sistema”. I processi di riorganizzazione agricola e di riconversione dei feudi improduttivi o macchiosi, la crisi del settore olivicolo, un accresciuto interesse per la produzione vinicola (bisognosa più di ogni altra di particolari cure) e, più in generale, la maggiore attenzione per le colture legnose a scapito del seminativo, favoriscono il trasferimento dei proprietari per lunghi periodi nella loro residenza di campagna per un controllo diretto e più efficace della produzione. La “riconquista colturale” determina un ridisegno del paesaggio agrario, con la proliferazione di ville e casini che si affiancano, e talvolta si sostituiscono, alle antiche masserie, a loro volta ampliate e riadattate alle nuove esigenze. Il “casino”, più di ogni altra tipologia abitativa, diviene espressione del nuovo rapporto che si stabilisce tra proprietari e contadini; un fabbricato a due piani, spesso con scenografiche scalinate a due rampe e un loggiato al primo piano, che associa la casa del lavoratore a quella padronale senza alcuna distinzione nel prospetto fra le due categorie sociali, al contrario della “casina” o della “villa”, nelle quali a prevalere è la dimora stagionale del proprietario che finisce spesso con il mascherare l’alloggio del contadino o del giardiniere. Il fenomeno del vivere in villa vivrà una nuova feconda stagione fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, con l’esplosione del fenomeno dell’Eclettismo. Nel Salento le aree più significative sono quelle della Selva di Fasano e della “Cozzana”, della “Cupa” presso Lecce, delle “Cenate” presso Nardò, l’entroterra di Gallipoli e i dintorni di Presicce. Il volume documenta anche sistemi andati perduti, come quello delle ville attorno al Mar Piccolo di Taranto. Un caso a sé è costituito dal centro balneare di S. Maria di Leuca, che nella seconda metà dell’Ottocento si configura come una vera e propria “città di ville”.