Descrizione breve
formato 15x21, pp. 144, ill.
Mario Bernardini, mio fratello, non era un poeta in senso accademico, era solo un fine umorista cui piacque trasporre in versi fatti e figure specie della Lecce degli anni Trenta. Lo faceva, in genrale, senza arroganza, raramente scivolando nella satira che, come si sa, non è mai benigna.
Presentarlo, significherebbe, per me, cadere nell’agiografia e inoltre mi sarebbe difficile doverne parlare all’imperfetto perché egli è sempre presente in me e in quanti lo conobbero e seppero apprezzare le sue doti. Lascerò, allora, il compito, alla penna di Michele Paone, magistrato e dotto cultore di storia patria, riportando integralmente la accorata commemorazione che, su invito del compianto Ing. Francesco D’Ercole, allora presidente di “Italia Nostra”, tenne nel salone degli specchi del Circolo Cittadino, la sera del 19 febbraio 1972.