Descrizione breve
Nardò. Collana di Storia Cultura Letteratura e Arte n. 10
diretta da Mario Mennonna
I ritratti dei neritini, che vengono presentati corredati anche di immagini, riguardano direttamente o indirettamente protagonisti dell’arte figurativa, della musica e dello spettacolo del Novecento.
Si tratta sempre di muoversi tra le testimonianze delle persone per seguire ogni filo delle loro esperienze personali al fine di tessere la storia della comunità di Nardò, che non rimane mai come unica ed esclusiva, nonché arroccata da far apparire ombelico del mondo la propria città.
È storia patria che si riscopre e si confronta; che predispone tutte le carte per farsi leggere e per farsi conoscere; che si offre alla memoria e reclama rispetto; che propone testimonianze e, con discrezione, richiede attenzione per essere liberamente scelta come punto di riferimento delle generazioni che si susseguono.
Cosa può accomunare tante vite diverse di paese, le quali, ognuna di per sé, hanno brillato per peculiari circostanze, obiettivi e risultati raggiunti?
Quale filo conduttore comune può unire esistenze apparentemente diverse, peraltro collocate in contesti temporali ed epocali anch’essi diversi?
Solo adesso che essi sono finalmente seduti ad un solo grande tavolo immaginario, posto fuori dal loro spazio e tempo vissuto, è possibile osservarli ad uno ad uno e guardarli negli occhi per potervi scorgere particolari della loro umanità e della loro personalità che non troveremo descritti in nessun libro.
Tutti prima o poi hanno spiccato il proprio volo, quel volo liberatorio si è incarnato in un misero biglietto di 3.500 lire per raggiungere Roma a bordo di una sbuffante e rumorosa corriera nel 1958; oppure in una rudimentale bicicletta che, con impegno e sudore, faceva tagliare vittoriosamente traguardi impensabili nelle strade polverose di una Nardò del 1919; oppure in una valigia di sogni, che a volte sono rimasti infranti e a volte si sono trasformati in qualificate e ricercate realtà, anche a livello mondiale.