Descrizione breve
pp. 198, 17 x 24 cm, rilegato, illustrato
Collana: Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali. Nuova serie Europa Mediterranea. N° 1
Tre saggi, quelli di Caterina Lavarra, che ci introducono nel Mezzogiorno normanno la cui conoscenza, la storiografia degli ultimi tre decenni ha singolarmente arricchito attraverso nuove piste di indagini, innovativi temi di ricerca, suggestive riletture di fonti già note, stimolanti riproposte di frustali di documentazione non sufficientemente interrogati e vagliati. Certo non sono mancati alcuni condizionamenti “annaliani” anche se temperati da non mai sopiti rigurgiti storicismi propri della cultura italiana – e tale ci pare la linea metodologica sottesa a questo volume – ma ciò che conta è che i processi di conoscenza dell’età normanno-sveva ora appaiono più nitidi e persuasivi. Nel nostro caso ci si riferisce ai rituali di accoglienza letti nel contesto urbano in cui si celebravano come epifania del potere, alle manifestazioni rituali di morte come status symbol della qualità del defunto e del ruolo politico esercitato in vita, al microcosmo urbano considerato come specchio riflesso e proiezione dello spirito municipale e della dialettica sociale. Quanto in tutto questo il Mezzogiorno normanno fosse tributario di imprestiti provenienti sia dalle terre dell’Impero sia da Bisanzio valgono a dimostrarlo le pagine di questo interessante volume.
Cosimo Damiano Fonseca (dalla presentazione).
Autrice:
Caterina Lavarra, professore associato di storia medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bari. Insegna Storia Medievale e Antichità e istituzioni medievali nell’Università di Bari.