Descrizione breve
pp. 272, 25 X 35 cm, illustrato
La ristampa anastatica del secentesco portolano genovese del Levanto, assume un valore che va ben oltre i confini della pregevole impresa editoriale. L’antica opera, col suo corredo straordinariamente suggestivo di disegni, di appunti, di mappe, di descrizioni, ci riporta il respiro di una grande stagione della civiltà mediterranea nella quale l’uomo del seicento, sulla spinta di un incontentabile entusiasmo per la conoscenza e di una non ancor spenta passione per la scoperta, forzava i limiti del vecchio mondo e tracciava i confini della nuova Europa. In questo universo dagli incerti confini, magmatico come ogni stato nascente, tra acqua e terra, si va formando la nuova identità storica del Mediterraneo. Tra riva e riva, tra ponente e levante, tra oriente e occidente corre un’umanità indistinta da secoli, se non per le dominazioni che ne hanno segnato il lungo corso.
Il mare univa popoli che la storia ha diviso. Turchi e cristiani, Africa ed Europa, Oriente e Occidente.
E nell’Adriatico più stretto, dove il Salento guarda le montagne albanesi, la nostalgia per l’unica patria mediterranea è ancora più struggente. L’opera del Levanto è preceduta da una parte introduttiva di 64 pagine a colori a cura di Predrag Matvejević.
Curatore:
Predrag Matvejević è nato nel 1932 a Mostar da padre russo e madre croata. Insegna attualmente all’Università di Zagabria e alla Nuova Sorbona di Parigi. Tra le sue opere, Pour une poétique de l’événement (1979) , Epistolario dell’altra Europa (Garzanti 1992) e Mediterraneo. Un nuovo breviario (Garzanti 1993).