Descrizione breve
Collana dell'Università del Salento
Dipartimento di Beni Culturali n° 3
formato 19x26,5, pp. 360, 118 illustrazioni in b/n
Questo volume è una prima risposta: Leuca fino ad oggi non aveva restituito allo studioso se non leggende, oltre a sollecitarne l’impegno con gli scarsi indizi provenienti da una attenta critica delle fonti scritte. Ora questa parte di territorio può essere considerata recuperata in pieno alla storia. La documentazione archeologica presentata, permette di seguire le vicende del popolamento e dell’uso delle rive della baia di Leuca dell’età del bronzo fino al III secolo d.C. Per la prima volta è scavato e studiato un importante santuario appartenente alle genti indigene, ma frequentato da Greci fin dall’VIII secolo a.C. La divinità venerata sulla punta estrema del Salento, che appare nel corso dei secoli come Zis Batas, Zeus Batis, Iuppiter Batius, era ignota, come ignote le pratiche e gli usi cultuali testimoniati nell’area sacra.
Indice
George Vallet, Giuseppe Nenci, Cosimo damiano Fonseca, Prefazione
Dinu Adamesteanu, Presentazione
René Van Compernolle, La pointe del’Iapygie et Leuca sur la route maritime conduisant de Grèce en Italie Méridionale et en Sicile.
Preistoria
Giuliano Cremonesi, Anna De Mitri
Grotta Porcinara
Francesco D’Andria
Le classi dei materiali
Agnès Rouveret, Lidia Forti, Liliana Giardino, Rosanna Corchia, Michel Gras
Le iscrizioni
Cosimo Pagliara, Aldo Siciliano, Claudio Sorrentino
Relazione di rilievo
Roberto Bozza, Giuseppe Quarta, Franco Siciliano
Tavole