Descrizione breve
Brossura, cm 17x24, pp. 336, illustrato
Collana: Pubblicazioni del Dipartimento di Filologia Linguistica e Letteratura dell’Università di Lecce 24
Le strutture del Lessico Etimologico Italiano è una sorta di grammatica del Lebenswerk di Max Pfister (ora codiretto da Wolfgang Schweickard). Dell’opera è indagata l’impalcatura, dagli aspetti più generali verso quelli più minuti. In effetti, come sostiene acutamente Jean-Pierre Chambon, un lessicografo può rinchiudersi nel ruolo (riduttivo) dell’archeologo, ma può ben scegliere di delineare per sé quello dell’architetto. Il LEI è una costruzione concepita in primo luogo secondo una bipartizione tra il materiale di etimo noto (organizzato semasiologicamente, secondo la successione alfabetica) e quello di etimo ignoto (strutturato onomasiologicamente, secondo una successione logica disegnata in primo luogo da Hallig e Wartburg). Alla prima bipartizione segue l’organizzazione stratigrafica (superstruttura), che dà conto dell’apporto relativo dei singoli strati (latino, germanico, greco, orientale, ecc.). Ciascuno strato presenta una macrostruttura (successione delle monografie e aspetto delle unità massimali di trattamento) e una (micro)struttura interna a ciascun articolo. Quest’ultima, come gli utenti del LEI ben sanno, è particolarmente complessa ed è il risultato della formulazione finora non scritta di centinaia di microregole che riguardano in primo luogo la stringa tipo come forma di esposizione dell’unità minimale di trattamento. Le appendici presentano uno studio sulla futura sezione degli Orientalia, sulla tipologia delle fonti utilizzate e sui collaboratori del LEI.
Autore:
Marcello Aprile è professore associato di Linguistica italiana presso l’Università di Lecce. Ha conseguito il dottorato presso l’Università di Saarbrücken (Germania) con Max Pfister. Si è occupato di lessicografia e della produzione in volgare nel Medio Evo meridionale. Su questi temi ha prodotto il volume Giovanni Brancati traduttore di Vegezio, Galatina, Congedo, 2001, e vari articoli aventi per oggetto specifico il Salento medievale e i documenti mediolatini della fascia adriatica e della Campania. Dal 1993 è collaboratore del Lessico Etimologico Italiano.