Descrizione breve
formato 17x24, pp. 304
Se intendiamo l’Astrologia come una specie di religione delle forze di «natura», e l’Ateismo come risultato ideologico che divinizza il progresso onnipotente della «scienza» - in alternativa sia dell’una che dell’altro, s’impone la Rivelazione profetica di Dio che - essendo Amore - provvede a disegnare un piano di Salvezza: lungo la storia. Quella salvezza che è stata verificata - di recente - dal ritorno d’Israele in Palestina - dopo la Shoah. E dal crollo politico del Comunismo - dopo l’attentato a papa Wojtyla. Nel corso del XX secolo: di sapore “escatologico”.
Quella salvezza che, viceversa, né la Natura né la Scienza possono darci: perché - come suona lo slogan del movimento pentecostale - «solo Dio può salvarci!».
Perché la Natura (decaduta dopo il peccato) ci dona la vita, ma anche la morte. La terra, infatti, ci dona i frutti da mangiare, ma anche i terremoti. Il cielo ci dona la pioggia che irrora, ma anche i fulmini che uccidono. Perché la Scienza ci ha trovato le medicine, ma anche la bomba atomica: il Bene - cioè - collegato ed intrecciato sempre al Male. Unificati - bene e male - dallo stesso «albero della conoscenza»: quello fatale della Genesi. Perché la Scienza segue la Natura - unificata - Natura e Scienza - nel mito di Prometeo, che ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini. All’orgoglio fatale delle nostre ricerche scientifiche. Mentre Dio solo può farci risorgere - quando tutto sembra finito, in questa Era Nucleare: la nostra età. Perché soltanto Dio è principio esclusivo di Vita: rivelazione di Resurrezione in Cristo.
Giovanni Frassanito - già avvocato e magistrato, nato e residente a Lecce, saggista noto per alcuni studi sulle figure di Gioacchino da Fiore e di Celestino V, nonché sull’antropologia di René Girard - ha dedicato la sua ricerca a definire i rapporti culturali fra cattolici e laici. Vale a dire: fra «teologia della storia» e «filosofia della storia».
