Descrizione breve
Collana BCP (Biblioteca di Cultura Pugliese, n° 33)
formato cm 17x24, pp.152, ill.
Sul finire di un Seicento così scoppiettante, leggiadro e celebrativo, ma soprattutto éclatante a qualsiasi costo, si inserisce nell’atmosfera ecclesiastico-feudale salentina e, in particolar modo, galatea L’Idriade, poema in ottave del dottor Francesco Antonio Megha. E’ un vezzo che impone la moda del tempo concedersi il piacere di creare dei versi: così anche il Megha, pur oberato dalla sua carica di governatore di Gallipoli e Cisternino, nonché di giudice di Molfetta, trova il tempo per dedicarsi all’ozio letterario e partecipare attivamente agli studi di Napoli. Molto probabilmente l’argomento delle sue ottave gli viene offerto dal processo di santificazione degli «Ottocento Martiri d’Otranto» che proprio in quegli anni è una delle questioni più attuali e scottanti della storia locale.