Descrizione breve
pp. 116, 17 x 24 cm, brossura, illustrazioni
L’alba di un sogno è -per ora- l’ultimo libro di Vito Papa ed è una sintesi, un incontro felice tra due grandi passioni: la storia e soprattutto la storia locale e il Capece, la scuola che sin dal primo giorno di presidenza l’ha affascinato, pur con le tante complessità in essa oramai connaturate.
Vito Papa, ricorrendo ad un intrigante quanto realistico escamotage, scrive un dramma, perché il mondo del dramma è il mondo della vita e nella fattispecie l’autore “immagina” l’esistenza della duchessa dal 1785 al 1848: i cinque atti, tutti con illuminanti titoli, ricoprono, il primo, L’adolescenza, un arco temporale molto lungo, poco più di mezzo secolo, il secondo, L’amore, tre anni, il terzo, Il “dolorosissimo nascimento”, un lustro, il quarto, La solitudine, un anno e l’ultimo atto, L’alba di un sogno, poco più di due settimane.
Le scene si svolgono quasi interamente nel palazzo ducale: solo l’ultimo atto, dove il pathos -già iniziato con un climax ascendente alla fine del quarto- raggiunge il culmine, si apre e si chiude a Lecce, in “una casa in affitto, una specie di monolocale”, dove per donna Francesca arriva il grande appuntamento col destino.