Descrizione breve
Collana: Dipartimento di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche.
“Testi e Saggi” n° 27
formato cm 17x24, pp. 184, brossura
Dopo il giudizio negativo espresso dal Renan sulla Scuola di Padova nel suo, ormai classico, Averroès et l’averroisme, la storiografia filosofica ha progressivamente messo in luce l’infondatezza della prospettiva di un pensiero rinascimentale eminentemente platonico e neoplatonico, dando giusta rilevanza alle originali energie che si sprigionarono, proprio nella Scuola di Padova, dal seno stesso dell’aristotelismo. Così, a partire dal 1939, attraverso gli studi di Troilo, Nardi, Garin, Randall jr., Poppi, Schmitt emerge tutta la ricchezza di una riflessione teorica che approfondisce i temi dell’aristotelismo nel campo della psicologia della logica.
In questo processo critico trova il suo fondamento l’attenzione per il pensiero dell’averroista Zimara, nato a Galatina intormo al 1470 e addottoratosi in artibus nello Studium patavino nel 1501. La sua accorta esegesi degli scritti di Aristotele e di Averroè, lungi dall’essere funzionale solo a sterili dispute accademiche, contribuisce al rigore di un’interpretazione che anticipa il criterio del circolo ermeneutico, fondando la comprensione del singolo passo o problema sulla conoscenza del pensiero globale di un autore.