Descrizione breve
formato cm 17x24, pp. 136, ill. a colori
È un racconto autobiografico, ambientato a Nardò, centro importante del Salento, a cavallo del ’900 e gli anni ’20 del 2000.
Le vicende si snodano dai suggestivi paesaggi, variegati di storia, di arte e di un territorio articolato nelle bellezze del mare e dell’entroterra, ai sentimenti nobili dei protagonisti, che cercano di concretizzare, con impegno e con autenticità umana, i propri progetti, senza alcuna pretesa, se non quella della normale sicurezza socio-economica, che pur raggiungono, e della serenità esistenziale, che, però, riescono solo a sfiorare.
In esso, tra l’altro, si esalta il vero amore della coppia unita in matrimonio, interpretato come occasione di totale condivisione nell’intera famiglia, in cui i figli assumono un ruolo importante, e come cammino di valori, di speranze, di illusioni, ma anche di sconfitte, di cui una irreparabile.
Né meno significativa è la testimonianza della forza d’animo, della coerenza, dell’attaccamento alla vita, qualunque essa sia, e della capacità di ricercare sia nella lotta umana e scientifica sia nella speranza il riscatto dal dolore, credendo sempre in un mondo che non può non garantire beatitudine eterna.
In tutta la vicenda splende un diamante, ma non è una pietra, bensì la persona amata che si universalizza in ogni persona che si ama e che ama, sì da diventare un romanzo che profondamente coinvolge il lettore.