Descrizione breve
volume in brossura, cm 17x24, pp. 96
Abitavo in un vicolo popolarmente detto il Caúto, dal buco, munito di griglia, che vi si apriva, di un condotto fognario che raccoglieva le acque piovane e le convogliava in basso. Questo luogo presto divenne per me come il polo di un campo magnetico e qui io sentii prima la coscienza di crescere e di essere; qui, a preferenza di tutti gli altri luoghi del paese, io imparai ad amare l’esistente, l’argilla della vita, l’umanità calorosa e contraddittoria dei nostri simili.