Descrizione breve
pp. 224, 17 x 24 cm
Collana: Pubblicazioni del Dipartimento di Filologia Linguistica e Letteratura dell’Università degli Studi di Lecce –
n° 20
La commedia I Trasformati, edita la prima ed unica volta nel 1900, fu scritta da Scipione Ammirato (Lecce 1531–Firenze 1601) intorno al 1559, in omaggio agli amici associati dell’omonima Accademia da lui fondata a Lecce nel 1559. Essa è un manieristico prodotto del teatro comico umanistico-rinascimentale, una reinvenzione d’invenzioni, leggibile più di quanto non sia scenicamente rappresentabile. Può richiamare l’archetipo ariosteo dei Suppositi (1509), ed esemplarmente attestarsi ai Simillimi (1548) del Trissino, libera restituzione, a sua volta, dei Menaechmi plautini. Attivi sempre, e anche sorprendenti, il plurilinguismo e il metaforismo allusivistico, specie in tema erotico, della commedia rinascimentale. Si tratta di anziani e giovani signori coinvolti in erotico-amoroso gioco di finzioni e travestimenti, e di servi che utilitaristicamente ne imbastiscono le paradossali trame (“cosa da farvisi una comedia […] i maschi si truovano femine e le femine maschi”, Atto V, scena VII), fino alla conclusiva sorpresa delle identità metamorfiche dei personaggi riportate alle loro identità reali, e della festa celebrativa, con musiche e danze, di quattro matrimoni. Forse, solo un peccato di gioventù, per l’Autore, questa commedia, se poi, per il resto della vita, a Firenze a servizio della Signoria medicea, egli volle concentrarsi nella realizzazione di importanti opere storiche e biografiche e di tacitiano-controriformistica teorizzazione della ragion di Stato.
L’esauriente introduzione al testo (Magl. VII 11 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze) e alla sua restituzione filologicamente corretta, la limpida esegesi delle note a piè di pagina, e il dettagliato indice linguistico, caratterizzano come definitiva questa edizione della commedia dell’Ammirato. (A. Mangione).
Autore:
Paola Andrioli Nemola è docente di Letteratura italiana nella Facoltà di Beni Culturali dell’Università di Lecce. Ha pubblicato Trittico per Simone Prodenzani, Lecce, Milella, 1979; Catalogo delle opere di A. De Ferrariis (Galateo), Lecce, Milella, 1982; A. DE FERRARIIS (GALATEO), Epistola Illustri viro Belisario Aquevivo (Vituperatio litterarum), edizione critica a cura di P. ANDRIOLI NEMOLA, Galatina, Congedo, 1991; ed altri studi di letteratura italiana fra Tre e Settecento.