Descrizione breve
pp.196, 410 illustrazioni in b./n. e a colori
Collana: Le guide verdi n° 26
Alla fine del ‘400 poteva dirsi concluso quel processo di definizione dei ruoli gerarchici del strutture fortificate del regno aragonese; il compito della difesa del territorio era assegnato principalmente ai castelli e alle torri demaniali dove alloggiavano stabili guarnigioni armate. I presidi fortificati di pertinenza baronale – uno in ogni centro abitato piccolo o grande che fosse – anche in virtù della politica antibaronale degli aragonesi, decaddero progressivamente dalla loro originaria funzione e così a partire da questo periodo venne ad affermarsi quella funzione rappresentativa che nel giro di un secolo porterà alla formazione di una inedita tipologia di residenza aristocratica: il palazzo baronale. Da questo punto di vista il caso di Campi – ma anche quello di Nardò e Ugento – è emblematico:alla fine del secolo conserva intatti i connotati difensivi (bombarde, torri); ma può comodamente ospitare nelle sue stanze ornate di arazzi che sembrano un “paradiso”, una regina con tutto il suo aristocratico al seguito.
76 schede sui palazzi aristocratici di: Alessano, Andrano, Aradeo, Arnesano, Bagnolo, Botrugno, Campi, Cannole, Caprarica di Lecce, Carmiano, Carpignano Salentino, Casamassella, Casarano, Castiglione, Castrì di Lecce, Castrignano dei Greci, Cavllino, Collepasso, Corigliano d’Otranto, Corsano, Cursi, Cutrofiano, Depressa, Galatone, Galatina, Galugnano, Giuggianello, Giurdignano, Lequile, Lizzanello, Lucugnano, Maglie, Martano, Martignano, Matino, Melpignano, Merine, Monteroni, Muro leccese, Neviano, Nociglia, Novoli, Parabita, Pisignano, Poggiardo, Presicce, Racale, Ruffano, Salice, Salve, Sanarica, San Cassiano, San Cesario, Scorrano, Seclì, Serrano, Sogliano Cavour, Specchia Gallone, Specchia Preti, Spongano, Sternatia, Supersano, Strudà, Surbo, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Trepuzzi, Tricase, Tuglie, Tutino, Ugento, Uggiano la Chiesa, Vaste, Vernole, Zollino.