Descrizione breve
pp. 524, 21 x 29, 7 cm, rilegato con custodia rigida, illustrato con centinaia di foto a colori
Collana: Architettura e città. N° 8
La storia dell’arte dei giardini è molto spesso quella degli esempi più eccellenti oppure delle regioni – come Lazio e Toscana – con una forte tradizione in questo campo, mentre restano sottovalutate regioni “periferiche” come la Puglia. Da qui l’esigenza di intraprendere la nostra ricerca per aggiungere un tassello importante, che dia visibilità a questa regione del Sud dove i confini fra giardino e paesaggio – e basterebbe leggere le testimonianze dei viaggiatori del Sette e dell’Ottocento – sono da sempre molto labili. Nel volume (500 pagine con oltre 1000 illustrazioni a colori) sono presi in esame i “deliziosi orti” del Principe di Taranto, i giardini dei palazzi baronali, i recinti claustrali, i giardini urbani e quelli di masserie. Il capitolo sulla “scuola agraria” pugliese consente di riscoprire una trattatistica settecentesca che collega la tradizione del giardino alle pratiche agricole; emerge così la figura del religioso celestino Vincenzo Corrado, autore di trattati sui piaceri del cibo e del “vivere in villa”, nonché della poco nota Fisiologia degli agrumi. Se l’Ottocento segna nella regione la nascita del concetto di verde pubblico, nonché una tarda affermazione del giardino “informale” con l’introduzione di specie esotiche, il giardino del Novecento vede protagonista un grande.