Descrizione breve
Collana: Dipartimento di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche.
“Testi e Saggi” n° 26
formato cm 17x24, pp. 160
Questo volume pone in evidenza alcuni snodi fondamentali della vicenda biografico-culturale di Francesco Antonio Astore, un pensatore salentino vissuto dal 1760 al 1799 a Napoli, attento e vivace partecipe della cultura illuministica del tempo, affascinato dal fervore conoscitivo che essa comportava e però avverso ad ogni estremismo ateo-materialistico, per convinta fede cattolica e monarchica, quest’ultima viva sino sino all’adesione della Repubblica Napoletana del 1799.
Non manza nell’Astore un percorso evolutivo segnato da sentimenti e umori talora contraddittori (ad esempio l’amore-odio per il Rousseau e il Voltaire). Egli fu così interprete di movimenti e tensioni contrastanti; anzi, per questo verso, egli fu e resta un emblematico rappresentante della cultura del Regno, proprio per questa sua vigile attenzione alle novità librarie, ai mutamenti di gusto, ai rapporti con la cultura d’Oltralpe, sempre in bilico tra repentino consenso e moralistico rifiuto, con una disponibilità verso tutte le forme del sapere illuminato.