Descrizione breve
Brossura, cm 17x24, pp. 228
Collana: Dipartimento di Filologia Linguistica e Letteratura dell’Università degli Studi di Lecce. Sociolinguistica e dialettologia
L’emigrazione italiana e all’estero è un fenomeno di vastissima portata. Fino a poco tempo fa è stata scarsa l’attenzione concessa ai problemi linguistici, che pure sono centrali quando le vecchie competenze del dialetto e della lingua si incontrano/scontrano con quelle nuove del paese ospite. Oggi il campo è fertile, e vari sono gli approcci teorici e metodologici che documentano la perdita linguistica tra gli emigrati. Nel panorama generale, tuttavia, ne è poco studiata la dinamica a livello intermedio della comunità, cioè tra le analisi quantitative dei censimenti nazionali e quelle qualitative delle singole interazioni. Questo lavoro contribuisce efficacemente a riparare l’antica negligenza e a colmare la recente lacuna.
Si riportano prima i risultati di un’indagine svolta nella comunità italo-australiana di Sydney tra emigrati di origine siciliana e veneta, discutendo dettagliatamente le variabili demografiche, socio-culturali e situazionali che incidono sulla scelta tra dialetto, italiano e inglese. L’esperienza italo-australiana viene poi confrontata con quella riportata dalla letteratura sull’italiano in altri contesti migratori. In questo modo si identificano le forze conservatirici e innovatrici del contatto trilingue.