Descrizione breve
formato cm 21x28 collana De là da mar n. 6
«Questo paese non presenta nulla di notevole in fatto di arte….»
Così tuonava un preoccupato Cosimo De Giorgi nel 1888 nei suoi Bozzetti di viaggio. […] Chi entra per la prima volta nella Cappella di Santa Maria di Costantinopoli in Cerfignano avverte immediatamente la sensazione degli strazianti segni di un lungo e completo abbandono e, purtroppo, di un insieme pittorico lacunoso; che ad un esame a vista più attento fa comprendere l’eterogeneità dei linguaggi iconografici, cogliendo “mani” e “momenti” differenti.
Un palinsesto pittorico in cui si evidenziano almeno due distinte identità di credo e di tradizione, quella di Santa Maria di Costantinopoli, rappresentata da un ciclo pittorico mariano e quella della tradizione popolare di Santa Loja, che si evince dalla documentazione d’archivio acquisita e studiata dal prof. Filippo Cerfeda e riportata all’interno di questo volume.
A differenza di quanto “…tuonava un preoccupato Cosimo De Giorgi” la Cappella di Cerfignano è una Cappella degna di interesse artistico e antropologico, la cui importanza per il territorio si è resa palese a seguito del restauro conservativo promosso nel 2014 dalla Parrocchia di Cerfignano dell’arcidiocesi di Otranto e diretto dall’architetto Roberto Bozza, il quale ha proiettato una nuova luce sulle vicende storiche, architettoniche e artistiche dell’edificio, nonostante l’apparato iconografico pervenutoci sia ancora lacunoso ai fini di una corretta e completa lettura dell’edificio.
Il presente volume, con molta umiltà, ma supportato da solidi studi storico-scientifici, si pone come un ulteriore tassello nella ricerca, con l’auspicio di una riqualificazione futura del bene capace di riconsegnarlo alla storia ed agli occhi di visitatori e studiosi con gli onori che merita.