Descrizione breve
formato cm 21x29,7, pp. 456, con oltre 600 ill. a colori
Al turista desideroso di effettuare una visita guidata a Carpignano, l’ipotetico informatore potrebbe consigliare la cripta delle sante Marina e Cristina, il Santuario della Madonna della Grotta, la torre colombaria dei Del Balzo, senza dimenticare i siti delle scoperte archeologiche, il palazzo della famiglia Ghezzi, il fascino silenzioso delle strade del centro storico, le masserie del feudo e tutto quanto il territorio circostante offre in ricchezze della natura, del paesaggio, e della tradizione. Ma il giro non sarebbe completo senza allungare il passo fino a Serrano, frazione resa illustre da una plurisecolare presenza nobiliare e da una ricorrenza annuale, L’olio della poesia, che l’ha resa celebre ben aldilà dei confini provinciali e regionali.
Sarebbe sufficiente una siffatta esperienza per entrare in sintonia con due realtà di così alto spessore culturale? Evidentemente la risposta è no perché tutto quanto gravita intorno ad esse è un eccezionale complesso di fatti e di monumenti, di persone e di cose innumerevoli, un universo di conoscenze e di suggestioni, molto difficile da condensare in un periodo breve ed in modalità fast come oggi usa dire.
Ecco allora che ci viene incontro Giorgio Sindico con i suoi Frammenti di storia locale frutto di un lungo lavoro di ricerca, prodotto di una cucitura paziente e selettiva, sintesi – nonostante il numero delle pagine – di una accurata esplorazione nel tempo e nello spazio europeo, nella convinzione che esiste “un saldo rapporto di appartenenza reciproca, di interferenza, di integrazione, di scambio, tra la piccola storia e la storia generale di un popolo” memore dell’affermazione programmatica di segno analogo del più documentato conoscitore del nostro Salento, il grande Cosimo De Giorgi, autore degli insuperabili Bozzetti di viaggio.
In una regione privilegiata del Mezzogiorno, nonostante la si voglia danneggiare ed abbrutire con maldestri interventi di inutile ammodernamento, a stretto contatto con l’interland otrantino e con la Grecìa Salentina, Carpignano e Serrano sono due perle la cui valorizzazione ulteriore dovrebbe stare a cuore non solo a tutti noi ma a tutti coloro che si dicono amanti del bello e del buono, della virtù e del talento, del sorprendente e del fantastico.