Descrizione breve
Brossura, cm 17x24, pp. 268
Collana: Dipartimento Dei Beni Delle Arti e Della Storia. Pubblicazioni del dottorato n° 6. Sez. Storia dei centri delle vie e delle culture dei pellegrinaggi nel medioevo euromediterraneo.
Questo studio di Nicola Lorenzo Barile è volto a ricostruire un percorso attraverso alcune forme assunte dall’idea di crociata nella sua plurisecolare elaborazione concettuale. Vi furono, infatti, molte Crociate, ma non tutte dirette verso l’Oriente musulmano. Alcune, invece, ebbero come obiettivi uomini e donne in Occidente che professavano la stessa fede cristiana, seppur secondo una liturgia e una teologia non accettate dalla Chiesa di Roma.
Questo libro, nato come tesi di dottorato, vuole spiegare come si sia passati dalla predicazione della lotta dei cristiani contro i musulmani alla repressione di quegli stessi cristiani che, però, non accettavano completamente i dogmi della Chiesa: gli eretici.
Particolare impegno fu profuso tanto dall’autorità temporale, quanto da quella spirituale, per estirpare l’eresia catara, diffusa prevalentemente in Provenza, ma minacciosamente protesa a ghermire tutta la cristianità.
Le fonti esaminate, prevalentemente di ambito cistercense, spiegano come sia stato possibile che l’acceso misticismo di figure d’indubbia levatura morale e storica, quali Bernardo di Chiaravalle e Innocenzo III, sia stato messo al servizio di interessi che niente hanno a che vedere con l’ispirazione originaria.
Il binomio dell’indulgenza e della croce è stato scelto per evidenziare come gli autori presi in considerazione fecero ricorso alla dimensione del pellegrinaggio, una delle più diffuse pratiche del cristianesimo medievale, per promettere quella salvezza che un mondo sempre più travagliato negava a moltitudini incerte e dubbiose, facile preda dell’eresia.